mercoledì 31 dicembre 2008

martedì 30 dicembre 2008

Intervista di Grillo alla presentazione di Fragole e Uranio

Beppe Grillo alla presentazione del libro Fragole e Uranio. Scanzano Jonico: storia di una rivolta. Teatro Vascello, 22 novembre, Roma.
Ascolta l'intervista

venerdì 19 dicembre 2008

Intervista su ZEROEMISSION TV

L’intervista rilasciataci durante la manifestazione HTE Hi.Tech.Expo 2008 è su Zeroemission.

Guarda il video!!!!

giovedì 27 novembre 2008

Immagini della presentazione a Roma con Beppe Grillo











Presenti, l'autore della prefazione del libro Beppe Grillo e l'amica giornalista Isabella Mezza

Immagini della presentazione di Potenza









Alla presentazione erano presenti:
- il giornalista Mario Trufelli
- il Pres. AVIS Regione Basilicata Maurizio Nardozza
-il Vice- Pres. AVIS Nazionale Genesio De Stefano

mercoledì 26 novembre 2008

Presentazione di Fragole e Uranio al PV tec di MIlano

Presentazione di Fragole e Uranio al PV TCH di Milnao il 28 novembre, ore 15:00.

Il libro sarà presentato nell'area Forum ed eventi del padiglione 14 con altri libri sul settore rinnovabili e cambiamenti climatici.

La presentazione verrà moderata da Roberto Rizzo.

domenica 9 novembre 2008

Presentazione a Potenza

L’AVIS REGIONE BASILICATA

Organizza: la presentazione del libro “FRAGOLE E URANIO”
Saluti e introduzione di Maurizio Nardozza – Presidente Avis Regione Basilicata
Interventi di Mario Trufelli – Giornalista
Pasquale Stigliani – Autore
Genesio De Stefano – Vice Presidente Nazionale AVIS

Potenza presso la sede AVIS Regione Basilicata, il 23 novembre 2008 – ore 17:00.

Roma: presentazione di "Fragole e Uranio" con la partecipazione di Beppe Grillo


Vi aspettiamo !!!!!

martedì 28 ottobre 2008

Guarda la presentazione di Berlino


Guarda la

presentazione di "Fragole e Uranio" alla Amuntagnola di Berlino

Comunicato su presentazione Berlino






















Guarda la presentazione






Grande successo per le presentazione del libro “FRAGOLE E URANIO” nelle due giornate berlinesi tenute all’Institut fur Sprachenatelier und Kultur e alla Trattoria a’ Muntagnola.
Enorme attenzione e stimolante curiosità è scaturita durante il dibattito che ha visto la partecipazione di molti concittadini italiani e movimenti ambientalisti tedeschi.
“Quello che è accaduto in Basilicata nel novembre 2003 è stata un’esperienza unica e magica da non dimenticare assolutamente – ha sostenuto Pino Bianco promotore dell’iniziativa - Berlino è stata una delle capitali europee dove i Lucani si sono mobilitati per difendere Scanzano J.co e l’intero sud.
In questo momento in cui il Governo riapre la strada del nucleare in Italia, senza aver risolto il problema della sistemazione delle scorie radioattive, è necessario spostare l’attenzione su esempi virtuosi come quello della Germania, la quale ha deciso di abbandonare la produzione di energia nucleare, dismettendo le centrali e avviando un piano industriale rivolto allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. La Basilicata si faccia promotrice di tale modello alternativo.”
La serata è stata moderata da Jorg Seisselberg, corrispondente della ARD a Roma, il quale fu presente a Scanzano per seguire la protesta. “Il libro è una vivace testimonianza di quelle giornate in cui la Basilicata ha dimostrato di saper fermare, senza violenza ma con civiltà, quella folle decisione.”







ScanZiamo le Scorie

lunedì 20 ottobre 2008

Recensione Italia Network

ITALIANI ALL'ESTERO - A BERLINO "FRAGOLE E URANIO" OVVERO LA PROTESTA DEI CITTADINI DI SCANSANO JONICO CONTRO LA CREAZIONE DEL SITO SCORIE NUCLEARI NEL TERRITORIO
(2008-10-16)
Italiani all'estero: italiani a pieno titolo. Ne è la prova l'attesa per la presentazione il 25 e 26 ottobre a Berlino, presso Institut für Sprachen und Cultur e la Trattoria à Muntagnola, del libro “fragole e uranio”, di Pasquale Stigliani e Francesco Buccolo, presente Jörg Seisselberg, ex-corrispondente die ARD a Roma, e verrà offerta una degustazione di prodotti lucani. Fragole e uranio, spiega Raffaele Grimaldi della "LucaniArt Magazine.Riflessioni. Incontri. Contaminazioni" - "racconta la protesta dei cittadini di Scanzano Jonico contro il progetto del governo di creare il sito nazionale delle scorie nucleari in paese. E’ la testimonianza della rivolta popolare lucana contro il tentativo di abusare della terra metapontina da parte di Berlusconi. E’ un memoriale appassionato, scritto da due protagonisti di quei giorni di protesta che, nel novembre del 2003, si allargò a tutta la Basilicata e trovò il sostegno in tutta Italia. La decisione governativa fu un’operazione subdola, emanata nel giorno del lutto per le morti di Nassirya. Si tentò di approfittare del dolore nazionale, per far passare “sotto silenzio” un provvedimento odioso. E tale “coincidenza” è ben raccontata dagli autori." Proprio per questo è un libro che fa rabbia spiega Raffaele Grimaldi della "LucaniArt Magazine.Riflessioni. Incontri. Contaminazioni": per le scelte sballatissime del gruppo massone lobbistico, che spadroneggiava, per il tentativo di irridere leggi e logica, per la sottovalutazione della consapevolezza civica degli abitanti della Basilicata. “Chi aveva scelto la Basilicata per i propri affari non aveva una grande considerazione dei talenti lucani” scrive Stigliani. Ma “Fragole e uranio” è anche una pubblicazione che dona un piacere immenso almeno per due motivi. Primo: le lobbies anche le più sfrontate si possono sconfiggere; secondo: le masse meridionali -e in particolare quella lucana- hanno dimostrato una civiltà che inorgoglisce il Sud. La vittoria della gente di Scanzano è la consacrazione della sacralità del territorio, contro ogni mercimonio economico. La contestazione ad una scelta sbagliata è presente sin dal titolo: fragole contrapposte all’uranio. E’ l’orgoglio per l’alta qualità dell’agricoltura locale. E’ il riconoscimento a contadini tenaci, che contrastano le speculazioni a tavolino di tecnocrati e affaristi. Sono uomini che passano dalle lotte agrarie alla protesta antinucleare, per rivendicare il proprio diritto ad esistere. Senza tentennamenti. Letti in questo modo, i fatti di Scanzano diventano epopea entusiasmante, che assurgono al valore delle saghe antiche, traboccanti di gesta contro la tirannia. La doppia testimonianza di Stigliani e Buccolo rievoca quei difficili e trascinanti quindici giorni di lotta. Loro malgrado, i due autori nel novembre del 2003 diventano artefici di una ribellione straordinaria, civile, pacifica. Con intensi flashback, viene descritto il modo spontaneo e non cruento, con cui si è vinto contro i poteri forti. Per raccontare gli eventi della rivolta, hanno due osservatori privilegiati: il Campo Base di Terzo Cavone, dove opera Stigliani, l’avamposto nella capitale, dove agisce Buccolo. E la lotta contro l’arrivo delle scorie nucleari si sviluppa nei ricordi e nelle emozioni forti, di chi non vuol patire un madornale arbitrio ambientale, sociale, storico. Le pagine di “Fragole e uranio”, con prefazione di Beppe Grillo, descrivono molti protagonisti della lotta, per lo più anonimi cittadini, che mai avrebbero pensato di divenire tasselli di un evento divenuto un emblema internazionale di ribellione pacifica. C’è il rigoroso professore di liceo, che urla la sua protesta ai celerini, il barista, che ogni mattina distribuisce caffè e cornetti agli occupanti di Terzo Cavone, la Mamma Ribelle, che per prima occupa i pozzi dove si vorrebbe creare la discarica nucleare, i bambini delle elementari che giocano al Campo Base, il clero che si adopera attivamente nella protesta, i lucani all’estero che manifestano sotto le ambasciate, i giovani universitari che inventano slogan, gli artisti, come Ulderigo Pesce e Sabina Guzzanti, che danno una mano concreta, per non far sentire soli i manifestanti di “Scanziamo le scorie”. Ovviamente, ci sono anche i politici, che fanno più o meno bella figura, muovendosi come comparse –però- sui luoghi della protesta. E c’è il pathos della grande manifestazione del 23 novembre, che mobilita oltre 100.000 persone. “Fragole e uranio” spiega come un popolo mite si trasformi in novello “brigante”, per difendere la propria terra. “Si è lottato per sopravvivere alla minaccia dell’avvelenamento perpetuo, che la stessa terra, costata sudori e fatiche, rischiava di subire” precisa Buccolo. La resistenza di questo popolo si è concretizzata con 10 blocchi stradali permanenti su tutti gli accessi della regione: sull’A3 a Lagonegro, sulla Statale 106, a Matera, a Metaponto a Grassano… ovunque. Come riferisce sempre Buccolo “…una Regione immobilizzata, che chiudeva le porte al mondo esterno, disposta privarsi delle stesse fonti di approviggionamento primario e decisa a resistere ad oltranza. Tutti insieme con un unico obiettivo: scanzare le scorie.” E questa volta la storia cambia: i “Briganti” vincono! La mobilitazione popolare dei Lucani sconfigge il governo Berlusconi, che è costretto a fare retromarcia e a ritirare il decreto della creazione del sito nazionale delle scorie nucleari a Scanzano" afferma Raffaele Grimaldi. "La lotta diviene esempio: a Bombay c’è una vera e propria consacrazione: Scanzano -nel documento costitutivo della Rete Mondiale Antinucleare- viene eletto a modello di “conflitto non violento”. Cosa resta di quei giorni? “Ogni Lucano, in cuor suo, sa di aver compiuto una grandissima impresa. Ogni Lucano ha ora il dovere di farne tesoro. Girovagando, e non solo in Basilicata, si percepisce ancora l’eco di quei giorni, il senso di civiltà derivante da una protesta giusta, oggi convertita in proposta. Si sente nei cuori di chi ha partecipato, tra le persone che si sono unite, nell’intimo sentire delle nostre terre silenziose.” Così si conclude il libro, con il profumo di una vittoria stupenda. " (16/10/2008-ITL/ITNET)

sabato 11 ottobre 2008

Presentazione di Fragole e uranio a Berlino

















Per informazioni: www.muntagnola.de

giovedì 18 settembre 2008

Recensione su QualEnergia


In un’intervista all’Agenzia Dire due assessori regionali all’ambiente di Piemonte e Basilicata esprimono le loro perplessità e una certa diffidenza sull’approccio adottato dal governo nel decidere le procedure per l'individuazione del sito di superficie per le scorie nucleari “normali”, cioè quelle relative allo smantellamento della passata esperienza atomica nazionale e alle attività di medicina nucleare. Il sospetto di questi due assessori, ma pare anche di altri loro colleghi che ne hanno discusso il 16 settembre a Roma in un coordinamento dei responsabili regionali per l’ambiente, è che il governo stia cercando invece di individuare un deposito che diventi idoneo anche per il tanto osannato futuro nucleare italiano, del suo ritorno sul nostro territorio. I due assessori regionali appartengono a realtà molto coinvolte nel nucleare: il Piemonte, perché ospita scorie di centrali chiuse al tempo del referendum e la Basilicata, dove a Scanzano Jonico si alzarono le barricate per dire “no” al deposito geologico. Nicola De Ruggiero, assessore all'Ambiente del Piemonte, ha detto all’Agenzia Dire che ci sono “due sostanziali criticità”; la prima riguarda il mandato della commissione composta da Governo, Regioni, Enea e Apat, insediata dal precedente governo e confermata dall'attuale; questo mandato è di ricercare un deposito definitivo per le scorie nucleari, eredità del passato, e per quelle che oggi si producono nella normale attività. Ma questo compito non deve spingersi a cercare un sito per un’ipotesi di ritorno della tecnologia. “Perché - dice De Ruggiero – la cosa cambierebbe del tutto le carte in tavola". E continua: "Il Piemonte è partecipe nell'individuazione di un deposito per il vecchio nucleare, ma è contrario ad un deposito per il nuovo nucleare vista anche la posizione negativa per una ripresa della stagione nucleare”. Insomma, mettere in sicurezza l'eredità del “vecchio atomo” è un dovere e la Regione sembra volersi impegnare in questo, ma non intende dare il proprio contributo al rinascimento nucleare. La seconda criticità individuata da Nicola De Ruggiero, è che mentre la Commissione chiede di individuare una procedura di condivisione con la Regione ospitante, sembra che da parte dello Sviluppo Economico esista la volontà di forzare ogni decisione sul tema e non importa se questa sia o meno condivisa. Un sospetto che ad oggi non sembra del tutto campato in aria. Per Vincenzo Santochirico, assessore all'Ambiente della Basilicata, il gruppo lavoro istituito da Bersani era "per le procedure relative all'individuazione di un sito unico per lo smaltimento delle scorie derivanti dallo smantellamento delle centrali esistenti e dei rifiuti sanitari e deve limitarsi a individuare criteri di indirizzo, modalità e procedure per individuare le aree idonee al sito". Ma la disponibilità delle Regioni che devono ospitare il sito è essenziale così come la concertazione. Santochirico ritiene che nessuna Regione accetterà imposizioni e meno che mai i rifiuti del “prossimo nucleare". Quel gruppo di lavoro, ricorda Santochirico, nasce proprio per evitare l'esperienza di Scanzano, che fu a più riprese definito il sito geologico più adatto ad ospitare i rifiuti radioattivi italiani, considerato poi non idoneo. L’assessore lucano più in generale chiede quindi al Governo di “ripensare la scelta di tornare al nucleare, perché intempestiva e non meditata". Sull’esperienza di Scanzano è da pochi giorni in libreria il volume di Pasqule Stigliani e Francesco Buccolo, "Fragole e uranio". Scanzano Jonico: storia di una rivolta (Editore Palomar), con prefazione di Beppe Grillo. Il libro ricostruisce le motivazioni della protesta dei cittadini lucani contro il progetto governativo di realizzare una discarica di scorie nucleari nel territorio di Terzo Cavone, in Scanzano Jonico. Vengono ripresi molti interventi di cittadini, esperti scientifici e giornalisti di testate nazionali, sul tema del nucleare e dei suoi problemi irrisolti e proposte idee per un modello energetico basato sulla produzione di elettricità decentrata con l’impiego delle fonti rinnovabili. LB

martedì 26 agosto 2008

Recensione su Ecoradio


Un libro di denuncia che racconta la protesta del popolo di Scanzano Jonico che nel 2003, quando l'Italia piangeva i morti di Nassirya, scese in piazza per dire no ai siti per lo smaltimento delle scorie nucleari individuati nella splendida regione lucana dall'allora Governo, e che si intitola “Fragole e Uranio”. Ma che cosa c'entrano le fragole con l'uranio? Ci svela il mistero Paola Venanzi che ha intervistato uno degli autori, Pasquale Stigliani.

lunedì 18 agosto 2008

Recensione su Equologia


Sono passati molti anni dal referendum, la ricerca di fonti energetiche rinnovabili e rispettose dell'ambiente ha compiuto enormi progressi, ma l'attuale governo torna a parlare di nucleare e di riapertura di centrali, non avendo ancora risolto il problema delle scorie nucleari delle vecchie centrali dismesse.
È ancora caldo il ricordo della protesta contro il decreto 314/03 che ha visto protagonista una popolazione umile e pacifica; la protesta del popolo lucano, che non accetta che la sua terra, conquistata con sacrificio e curata con dedizione, diventi deserto militarizzato e pattumiera nucleare.
Proprio in questo momento storico delicato e decisivo, esce il libro "Fragole e uranio" di Pasquale Stigliani e Francesco Buccolo, con la prefazione di Beppe Grillo; un racconto sentito, frutto del lavoro di ricostruzione dei fatti di due dei protagonisti della protesta.

sabato 16 agosto 2008

Presentazione di FRAGOLE E URANIO a Policoro

Il 30 agosto alle ore 20:30 a Piazza Heraclea a Policoro,

in occasione della festa del Partito Democratico all'interno della serata dedicata ai giovani, presentazione di "FRAGOLE E URANIO"
Interverranno:
gli Autori Francesco Buccolo e Pasquale Stigliani
e Francesco Lattarulo (Partito Democratico di Policoro)

Presentazione del Libro a Policoro

Martedi 19 agosto ore 21:30, Giardini Murati a Policoro
presentazione di "FRAGOLE E URANIO"
Programma:
Saluti
Dott. Rocco Leone Vice Sindaco di Policoro
Angela D’Elia Presidio del Libro Policoro
Interverranno:
gli Autori
Cosma Gianfranco Editore Palomar
Don Filippo Lombardi
Modera:
Gianni Molinari Giornalista

lunedì 11 agosto 2008

Presentazione "FRAGOLE E URANIO" a Avigliano



Presentazione del libro di:Pasquale Stigliani Francesco Buccolo
FRAGOLE E URANIO Scanzano Jonico: storia di una rivolta
prefazione di Beppe Grillo
Lunedì 25 Agosto 2008- ore 18,00 Sala Consiliare Avigliano
Saluti:
Francesco Coviello
Presidente Associazione “E.LI.DE.” - Consigliere Comune Avigliano
Donato L. Marino
Vice Sindaco - Assessore alla Cultura Comune Avigliano
Interverranno:
gli Autori
Giovanni Casaletto Consigliere CDA ARDSU
Palmiro Sacco Architetto - Segretario Provinciale UDC Potenza
Agatino L. Mancusi Segretario Consigliere Regione Basilicata
Modera:
Lello Colangelo Giornalista

Grande partecipazione alla prima di "FRAGOLE E URANIO"

Oltre 400 persone per la prima presentazione del libro “FRAGOLE E URANIO” del 9 agosto a Scanzano.
L'enorme partecipazione dei cittadini di Scanzano J.co, mostra come è ancora viva è diffusa la sensibilità e il ricordo di quelle giornate con una particolare attenzione rivolta alla nuova discussione in questi giorni sulla riapertura della generazione di energia elettrica da nucleare.
Eravamo convinti che il seme di quelle giornate fosse ancora presenta. La vostra presenza ci da ragione e speranza.
GRAZIE
Pasquale Stigliani
Francesco Buccolo
Scanzano J.co, 10 agosto 2008

Recensione sulla Repubblica



Quei briganti dello Ionio diventati simbolo di libertà
La guerra di Scanzano: dalla mobilitazione nell´estate 2003 iniziò il declino del governo Berlusconi. La rivolta contro le scorie raccontata in un libro da due giovani che vi parteciparono
di Davide Carlucci

La guerra per la liberazione della Basilicata scoppiò in Puglia, l´estate di cinque anni fa, più o meno in questi giorni. Tra le stradine del centro storico di Laterza invase dai profumi dei fornelli che arrostivano la carne, tra i bagnanti di ritorno dal mare a Castellaneta marina, si snodava la «carovana antinucleare» organizzata da un gruppo di cittadini messi in allerta dalle voci sempre più insistenti sull´ipotesi di localizzazione del deposito nazionale delle scorie radioattive delle centrali dismesse tra le colline della murgia tarantina, barese o materana.La previsione fu quasi azzeccata: i rifiuti, fu annunciato il 13 novembre del 2003, sarebbero stati ospitati a Terzo Cavone, un´area nelle campagne di Scanzano Ionico nel cui sottosuolo giace una miniera di salgemma, ottima, secondo gli esperti governativi, per ospitare la pericolosa immondizia nucleare. Ne seguì una delle più infuocate rivolte popolari che si ricordino negli ultimi decenni nel Sud: migliaia di persone di ogni estrazione sociale - dai contadini agli industriali - e di ogni estrazione politica scese in piazza per dire no al progetto voluto dal premier Silvio Berlusconi, la cui popolarità cominciò, proprio allora, a declinare costantemente.La rivolta di Scanzano, vista con guardo distaccato, storicizzata, è raccontata a cinque anni di distanza da un libro, edito da Palomar, «Fragole e uranio», di Pasquale Stigliani e Francesco Buccolo. I due autori sono stati i protagonisti - il primo dal «campo base di Terzo Cavone», dove aveva base il quartier generale del comitato «Scanziamo le scorie», il secondo da Roma, dove la protesta aveva il suo raccordo nazionale - di un momento che molti lucani continuano a vivere come un momento magico della loro comunità.Ci sono passaggi storici in cui un territorio ritrova la propria identità, riconosce se stesso, nella lotta corale contro un nemico, che si tratti dell´occupante nazifascista - come per esempio nel Verbano, in Piemonte - o del padrone feudale - come è successo per le tante battaglie per la terra che da Avola a Torremaggiore hanno percorso il Mezzogiorno.

Al progetto governativo di imporre in Basilicata il sito radioattivo, i lucani - e in particolare quelli che popolano la piana metapontina - hanno contrapposto tutta la ricchezza e la varietà di un modello di sviluppo finalmente conquistato dopo anni di povertà.Una civiltà che ha saputo esprimere un´agricoltura di qualità, generosa di fragole biologiche - ecco spiegato il titolo del libro, che richiama anche un noto film sul Sessantotto, «fragole e sangue» - e che ha saputo valorizzare siti millenari come le Tavole Palatine di Metaponto frequentate da Pitagora. Una terra dalla quale non si deve più soltanto fuggire, emigrando altrove. E che ai soprusi reagisce mostrando tutta la sua dignità. Fino a quando, il 27 novembre, arriva la vittoria. «Verso le 14 - scrive Stigliani - ci giunse la notizia: «Scanzano è stata cancellato dal decreto. Urla, grida, abbracci, pianti di gioia e forti emozioni. Tutto il Sud era in festa. La lunga e civile protesta di un popolo unito aveva ripristinato la democrazia e imposto, per la prima volta, il dietrofront al governo Berlusconi».Cinque anni dopo quel mal riuscito tentativo, il ritorno al nucleare è una realtà in Italia. Nel frattempo, i «briganti dello Ionio», come si definivano i ribelli di Scanzano, sono riusciti a far dialogare la loro mobilitazione con quella di altri popoli così distanti da loro. Come gli argentini Mapuche. «Incantevoli narratori. L´anno successivo, in occasione del primo anniversario della lotta, una delegazione del popolo nativo della Patagonia, accompagnata da Antonello Badessi e Andrea dell´Intifada, venne farci visita al Campo base». Scanzano, ormai, era diventato un simbolo.
(09 agosto 2008)

Recensione su Lucaniart Magazine


E’ un libro che fa rabbia, ma dona piacere! Fragole e uranio, di Pasquale Stigliani e Francesco Buccolo, racconta la protesta dei cittadini di Scanzano Jonico contro il progetto del governo di creare il sito nazionale delle scorie nucleari in paese. E’ la testimonianza della rivolta popolare lucana contro il tentativo di abusare della terra metapontina da parte di Berlusconi. E’ un memoriale appassionato, scritto da due protagonisti di quei giorni di protesta che, nel novembre del 2003, si allargò a tutta la Basilicata e trovò il sostegno in tutta Italia. La decisione governativa fu un’operazione subdola, emanata nel giorno del lutto per le morti di Nassirya. Si tentò di approfittare del dolore nazionale, per far passare “sotto silenzio” un provvedimento odioso. E tale “coincidenza” è ben raccontata dagli autori. Proprio per questo è un libro che fa rabbia: per le scelte sballatissime del gruppo massone lobbistico, che spadroneggiava nel governo Berlusconi, per il tentativo di irridere leggi e logica, per la sottovalutazione della consapevolezza civica degli abitanti della Basilicata. “Chi aveva scelto la Basilicata per i propri affari non aveva una grande considerazione dei talenti lucani” scrive Stigliani. Ma “Fragole e uranio” è anche una pubblicazione che dona un piacere immenso almeno per due motivi. Primo: le lobbies anche le più sfrontate si possono sconfiggere; secondo: le masse meridionali -e in particolare quella lucana- hanno dimostrato una civiltà che inorgoglisce il Sud. La vittoria della gente di Scanzano è la consacrazione della sacralità del territorio, contro ogni mercimonio economico. La contestazione ad una scelta sbagliata è presente sin dal titolo: fragole contrapposte all’uranio.E’ l’orgoglio per l’alta qualità dell’agricoltura locale. E’ il riconoscimento a contadini tenaci, che contrastano le speculazioni a tavolino di tecnocrati e affaristi. Sono uomini che passano dalle lotte agrarie alla protesta antinucleare, per rivendicare il proprio diritto ad esistere. Senza tentennamenti. Letti in questo modo, i fatti di Scanzano diventano epopea entusiasmante, che assurgono al valore delle saghe antiche, traboccanti di gesta contro la tirannia.La doppia testimonianza di Stigliani e Buccolo rievoca quei difficili e trascinanti quindici giorni di lotta. Loro malgrado, i due autori nel novembre del 2003 diventano artefici di una ribellione straordinaria, civile, pacifica. Con intensi flashback, viene descritto il modo spontaneo e non cruento, con cui si è vinto contro i poteri forti. Per raccontare gli eventi della rivolta, hanno due osservatori privilegiati: il Campo Base di Terzo Cavone, dove opera Stigliani, l’avamposto nella capitale, dove agisce Buccolo. E la lotta contro l’arrivo delle scorie nucleari si sviluppa nei ricordi e nelle emozioni forti, di chi non vuol patire un madornale arbitrio ambientale, sociale, storico. Le pagine di “Fragole e uranio”, con prefazione di Beppe Grillo, descrivono molti protagonisti della lotta, per lo più anonimi cittadini, che mai avrebbero pensato di divenire tasselli di un evento divenuto un emblema internazionale di ribellione pacifica. C’è il rigoroso professore di liceo, che urla la sua protesta ai celerini, il barista, che ogni mattina distribuisce caffè e cornetti agli occupanti di Terzo Cavone, la Mamma Ribelle, che per prima occupa i pozzi dove si vorrebbe creare la discarica nucleare, i bambini delle elementari che giocano al Campo Base, il clero che si adopera attivamente nella protesta, i lucani all’estero che manifestano sotto le ambasciate, i giovani universitari che inventano slogan, gli artisti, come Ulderigo Pesce e Sabina Guzzanti, che danno una mano concreta, per non far sentire soli i manifestanti di “Scanziamo le scorie”. Ovviamente, ci sono anche i politici, che fanno più o meno bella figura, muovendosi come comparse –però- sui luoghi della protesta. E c’è il pathos della grande manifestazione del 23 novembre, che mobilita oltre 100.000 persone. “Fragole e uranio” spiega come un popolo mite si trasformi in novello “brigante”, per difendere la propria terra. “Si è lottato per sopravvivere alla minaccia dell’avvelenamento perpetuo, che la stessa terra, costata sudori e fatiche, rischiava di subire” precisa Buccolo. La resistenza di questo popolo si è concretizzata con 10 blocchi stradali permanenti su tutti gli accessi della regione: sull’A3 a Lagonegro, sulla Statale 106, a Matera, a Metaponto a Grassano… ovunque. Come riferisce sempre Buccolo “…una Regione immobilizzata, che chiudeva le porte al mondo esterno, disposta privarsi delle stesse fonti di approviggionamento primario e decisa a resistere ad oltranza. Tutti insieme con un unico obiettivo: scanzare le scorie.”E questa volta la storia cambia: i “Briganti” vincono! La mobilitazione popolare dei Lucani sconfigge il governo Berlusconi, che è costretto a fare retromarcia e a ritirare il decreto della creazione del sito nazionale delle scorie nucleari a Scanzano. La lotta diviene esempio: a Bombay c’è una vera e propria consacrazione: Scanzano -nel documento costitutivo della Rete Mondiale Antinucleare- viene eletto a modello di “conflitto non violento”. Cosa resta di quei giorni? “Ogni Lucano, in cuor suo, sa di aver compiuto una grandissima impresa. Ogni Lucano ha ora il dovere di farne tesoro. Girovagando, e non solo in Basilicata, si percepisce ancora l’eco di quei giorni, il senso di civiltà derivante da una protesta giusta, oggi convertita in proposta. Si sente nei cuori di chi ha partecipato, tra le persone che si sono unite, nell’intimo sentire delle nostre terre silenziose.”Così si conclude il libro, con il profumo di una vittoria stupenda.
Raffaele Grimaldi

Recensione su Quotidiano Energia


Scanzano Jonico e i giorni della protesta.

E' in libreria “Fragole e Uranio” la storia di una rivolta
Roma, 4 agosto - Non è facile raccontare la storia di una protesta durata 15 giorni in un paese di poco più di 7.000 abitanti nel Sud dell’Italia. Non è facile soprattutto se la protesta riguarda l’opposizione a un deposito di scorie nucleari, in un momento in cui si parla di riportare l’atomo in Italia, in un futuro non troppo lontano.
“Fragole e Uranio” racconta la storia di quelle due settimane, i “giorni di Scanzano” e di come i cittadini lucani si siano uniti nella protesta contro il progetto, nato nel 2003 per volere del Consiglio dei Ministri (d.l. 314/2003), che voleva realizzare posto unico nazionale per la raccolta di scorie nucleari di “alta e media durata” (seconda e terza categoria), complessivamente circa 60.000 metri cubi, nella frazione costiera di Terzo Cavone.
Il libro è stato scritto da Pasquale Stigliani e Francesco Buccolo, protagonisti della lotta, che hanno dato voce alla rabbia e alla paura di un intero popolo verso scelte considerate “troppo spesso azzardate nei metodi e nei tempi”.
“La gente scesa nelle strade ha spinto i propri rappresentanti a non disattendere il loro mandato, a non agire per l’interesse personale, di partito o di una parte, ricordandogli che il loro unico obiettivo è quello di agire nell’interesse di tutti. Nell’interesse generale”, con queste parole Beppe Grillo, autore della prefazione al libro, riassume il cuore della protesta di Scanzano.
In un viaggio che va da Terzo Cavone, campo base della rivolta, giunge sino a Roma, gli autori riscoprono solidarietà e comunanza di interessi, quegli stessi valori che hanno caratterizzato le lotte contadine del passato. Pagine di denuncia, dunque, proprio quando il tema della questione nucleare torna prepotentemente d’attualità e rivela il paradosso tra chi ritiene l’energia nucleare fonte di guadagno e chi guarda all’energia alternativa quale unica via possibile per la salvaguardia dell’ambiente.

lunedì 4 agosto 2008

FRAGOLE E URANIO: 9 agosto la prima a SCANZANO




Gentili Signori,
sono passati molti anni dal referendum, la ricerca di fonti energetiche rinnovabili e rispettose dell’ambiente ha compiuto enormi progressi, ma l’attuale governo torna a parlare di nucleare e di riapertura di centrali, non avendo ancora risolto il problema delle scorie nucleari delle vecchie centrali dismesse.
È ancora caldo il ricordo della protesta contro il decreto 314/03 che ha visto protagonista una popolazione umile e pacifica; la protesta del popolo lucano, che non accetta che la sua terra, conquistata con sacrificio e curata con dedizione, diventi deserto militarizzato e pattumiera nucleare.
Proprio in questo momento storico delicato e decisivo, esce il libro “Fragole e uranio” di Pasquale Stigliani e Francesco Buccolo, con la prefazione di Beppe Grillo; un racconto sentito, frutto del lavoro di ricostruzione dei fatti di due dei protagonisti della protesta.
La presentazione di “FRAGOLE E URANIO. Scanzano Jonico: storia di una rivolta” avverrà il giorno 9 agosto alle ore 21.30 presso la corte del palazzo Baronale di Scanzano Jonico, un occasione per incontrarsi e non dimenticare.
Scanzano J.co, 4 agosto 2008


giovedì 24 luglio 2008

Diretta Radio Onda d'Urto

Domani 24 luglio, verso le 9:30, diratta radio con Pasquale Stigliani per parlare dellibro: FRAGOLE E URANIO.


Ascolta l'intervista

FRAGOLE E URANIO SULL'ANSA


NUCLEARE: `FRAGOLE E URANIO´, UN LIBRO PER DIRE NO/ANSAGRILLO DENUNCIA, I NOSTALGICI DI CERNBOBYL NON SI RASSEGNANO MAI (ANSA) - MILANO 25 LUG - Si ritorna a parlare di nucleare come soluzione alla crisi economica determinata dall'aumento del prezzo del greggio. Ne ha parlato il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi che, nei giorni scorsi, ha sottolineato la necessità di investire in questo settore e anche molti di coloro che all'epoca del referendum si schierarono contro, oggi sono disposti a discutere del nucleare di terza generazione.Se in Italia la ripresa del nucleare appare, per ora, remota, le centrali fanno però ancora paura, soprattutto dopo l'incidente di ieri in Francia dove si è verificata una fuga di materiale radiotattivo che ha contaminato un centinaio di operai. In questo clima, con la minaccia dell'Iran che prosegue la ricerca dell'arricchimento dell'uranio, è arrivato in libreria `Fragole e uranio - Scanzano Jonico: storia di una rivolta´`, il libro di Pasquale Stigliani e Francesco Buccolo, edito da Polamar, che racconta la protesta dei cittadini di Scanzano Jonico contro il progetto del governo di installare una discarica di scorie nucleari in un sito del loro comune.Un racconto appassionato, scritto da due protagonisti di quei giorni di protesta che si allargo´ a tutta la Basilicata e trovò il sostegno in tutta Italia. Nel decreto 314 del 2003 il governo aveva giustificato la scelta di installare la discarica per le scorie del vecchio nucleare dismesso nel 1987, come «opera di difesa militare». La rivolta bloccò il progetto ma secondo Beppe Grillo, che ha curato la prefazione al libro, oggi «stanno aumentando le pressioni del mondo politico ed economico per un ritorno all'energia nucleare. Una vera e propria lobby trasversale resiste: i nostalgici di Chernobyl non si rassegnano mai. Ma nel sostenere il nucleare e affermando che questo tipo di energia sia sicuro, meno inquinante ed economico, dimenticano forzatamente il problema delle scorie».Scanzano Jonico, senza la protesta dei suoi abitanti, sarebbe diventato una grande discarica per scorie ed è per questo, secondo Grillo, che quella protesta va ricordata. `La gente - ha scritto nella prefazione - scesa nelle strade ha spinto i propri rappresentanti a non disattendere il loro mandato, a non agire per interesse personale, di partito o di una parte, ricordando che il loro unico obiettivo è quello di agire nell'interesse di tutti. Nell'interesse generale. Gli italiani che protestano non sono l'antipolitica. Testimoniano la volontà di riappropriarsi della sovranità. Essi rappresentano la Politica con la P maiuscola".(ANSA).


NUCLEARE: IN UN LIBRO LA PROTESTA DI SCANZANO JONICO (ANSA) - MILANO 24 LUG - È arrivato in questi giorni in libreria `Fragole e uranio - Scanzano Jonico: storia di una rivolta´, un libro che racconta la protesta degli abitanti del piccolo comune lucano che per 15 giorni si opposero al progetto del governo di installare una discarica delle scorie del nucleare dismesso nel 1987.Il libro, edito da Palomar, con la prefazione di Beppe Grillo, è stato scritto da Pasquale Stigliani e Francesco Buccolo, protagonisti della protesta ed esce proprio quando il nucleare ritorna di grande attualità anche in Italia. Il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, nei giorni scorsi, infatti, ha sottolineato la necessità di investire nel nucleare a fronte del prezzo del petrolio. Ieri in Francia proprio da una centrale nucleare c'è stata una fuga di materiale radioattivo che ha leggermente contaminato un centinaio di operai e c'è poi la minaccia dell'Iran che prosegue la ricerca per l'arricchimento dell'uranio. (ANSA).

giovedì 17 luglio 2008

Presentazione libro "Fragole e Uranio" di P. Stigliani e F. Buccolo

Sono lieto di comunicarvi l’uscita del libro “Fragole e Uranio” di P. Stigliani e F. Buccolo due miei carissimi amici e conterranei.
Il libro nasce dalle esperienze passate vissute a stretto contatto con la rivolta del 2003 a Scanzano jonico, e dalla continua lotta per la difesa del territorio che ha distinto questi ultimi anni della vita dei due autori, il loro impegno e la loro dedizione contro il nucleare ora occupa un posto nelle bancarelle dei libri.
Non ho ancora avuto modo di leggere il libro e penso che lo farò molto presto, per chi come me non vuole aspettare che arrivi in libreria può ordinarlo online sul sito dell’editore Edizioni Palomar per chi poi vuole conoscere meglio gli argomenti trattati dal libro i due autori saranno ospiti di una trasmissione radiofonica su BierreDue che avrà lo scopo di presentare il libro maggiori info qui è stato anche aperto un blog dove sarà possibile discutere degli argomenti trattati direttamente con gli autori.
Per il momento è tutto spero che questa iniziativa non rimanga isolata e che il libro avrà il successo che merita.
Alla prossima e buona lettura :D.
Riferimenti
blog
Edizioni Palomar
Scanziamo le scorie Luca Sabato

Libri, Scanzano contro le scorie


Un libro doppiamente coraggioso, questo “Fragole e uranio. Scanzano Jonico: storia di una rivolta”, edito da Palomar e scritto da Pasquale Stigliani e Francesco Buccolo (euro 18), con prefazione di Beppe Grillo. Innanzitutto perché arriva proprio quando il nucleare è tornato in auge e molti suoi “nemici” storici si sono pentiti e trasformati in testimonial; poi perché guardando alle librerie, dunque considerando lo scarso appeal del tema sul grande pubblico, è senza dubbio anche questa una bella sfida. Emerge quindi una coerenza di fondo: al coraggio dei cittadini di Scanzano si aggiunge oggi quello dei due autori (peraltro sulle barricate, all’epoca), come del direttore di collana (il giornalista e scrittore Marco Brando) e dell’editore barese: Palomar. Il volume ripercorre con grande efficacia la storia della battaglia dei cittadini lucani contro il progetto di installare una discarica di scorie nucleari a Scanzano Jonico. Ovvero, quando Davide sconfigge Golia.

Da City, Napoli

mercoledì 16 luglio 2008

Diretta radio per parlare di FRAGOLE E URANIO



IN DIRETTA SU BIERRE RADIO 2, SABATO 19 LUGLIO ALLE ORE 10.10, PARLEREMO DEL LIBRO
FRAGOLE E URANIO. SCANZANO:storia di una rivolta
IN STUDIO CON FILIPPO DAGOSTINO GLI AUTORI DEL LIBRO
FRANCESCO BUCCOLO E
PASQUALE STIGLIANI.

POTETE ASCOLTARCI IN STREAMING SU www.scanziamolescorie.org oppure alle frequenze 93.500 - 93.800 - 101.100 - 106.600 - 90.700.

SCANZANO STORIA DI UNA RIVOLTA


Era il 2003 quando gli abitanti di Scanzano Jonico scesero in strada contro il decreto governativo che individuava nel paese lucano il sito unico di stoccaggio per le scorie radioattive. Blocchi stradali e ferroviari paralizzarono l’Italia per due settimane. Cinque anni dopo, mentre il nucleare torna al centro del dibattito politico, esce in libreria Fragole e uranio. Scanzano Jonico: storia di una rivolta (Palomar, collana altreStorie diretta da Marco Brando, pp.228, euro 18), di Pasquale Stigliani e Francesco Buccolo, due fra i protagonisti della protesta che da Terzo Cavone giunse sino a Roma. Prefazione di Beppe Grillo.
Da City, Bari

martedì 15 luglio 2008

Libro sulla rivolta di Scanzano. La protesta contro il sito unico


Si chiama “Fragole e uranio” il libro sulla rivolta di Scanzano jonico tenutasi nelle memorabili quindici giornate del novembre del 2003. I due autori, Pasquale Stigliani e Francesco Buccolo, furono tra i protagonisti di quella protesta dei cittadini lucani contro il progetto governativo di realizzare una discarica di scorie nucleari nel territorio di Scanzano Jonico, danno voce alla rabbia e alla paura di un intero popolo. In un viaggio che da Terzo Cavone, campo base della rivolta, giunge sino a Roma, Stigliani e Buccolo riscoprono solidarietà e comunanza d’interessi: quegli stessi valori che in passato hanno caratterizzato le lotte contadine lucane. Fragole e Uranio si propone, tra l’altro, di suscitare un’occasione di riflessione, proprio mentre il tema della questione nucleare torna prepotentemente di attualità. Come afferma Beppe Grillo nella prefazione, “stanno aumentando le pressioni del mondo politico ed economico per un ritorno al nucleare”. "Ricordare la protesta - si legge in un comunicato stampa - significa anche e soprattutto proporre il ricorso alle energie alternative come unica strada da percorrere per la salvaguardia dell’ambiente, della salute e dell’economia. Il libro ospita i testi di E-scoriazioni e Lass’m’ste – No al nucleare, che rispettivamente portano le firme della Kricca Reggae e della Love Massive, due band lucane schierate in prima linea durante le giornate della protesta. Le fragole rappresentano la coltura “regina” del metapontino di cui il comune jonico è grande produttore, mentre l’uranio è quel minerale utilizzato per produrre l’energia nucleare. Binomio” quest’ultimo sventato dai lucani, con Stigliani e Buccolo sugli scudi.


dal Quotidiano della Basilicata, Pierantonio Lutrelli

lunedì 14 luglio 2008

“FRAGOLE E URANIO”, IN UN LIBRO LA RIVOLTA DI SCANZANO

I due autori, Pasquale Stigliani e Francesco Buccolo, fra i protagonisti nel 2003 della protesta dei cittadini lucani contro il progetto governativo di realizzare una discarica di scorie nucleari nel territorio di Scanzano Jonico, danno voce alla rabbia e alla paura di un intero popolo. In un viaggio che da Terzo Cavone, campo base della rivolta, giunge sino a Roma, Stigliani e Buccolo riscoprono solidarietà e comunanza d’interessi: quegli stessi valori che in passato hanno caratterizzato le lotte contadine lucane. Fragole e Uranio si propone, tra l’altro, di suscitare un’occasione di riflessione, proprio mentre il tema della questione nucleare torna prepotentemente di attualità. Come afferma Beppe Grillo nella prefazione, “stanno aumentando le pressioni del mondo politico ed economico per un ritorno al nucleare”. "Ricordare la protesta - si legge in un comunicato stampa - significa anche e soprattutto proporre il ricorso alle energie alternative come unica strada da percorrere per la salvaguardia dell’ambiente, della salute e dell’economia. Il libro ospita i testi di E-SCORIAZIONI e LASS’M’STE – NO AL NUCLEARE, che rispettivamente portano le firme della Kricca Reggae e della Love Massive, due band lucane schierate in prima linea durante le giornate della protesta.

Da Basilicatanet

domenica 13 luglio 2008

Comunicato: ScanZiamo le Scorie lancia FRAGOLA E URANIO

E’ appena stato pubblicato il volume di Pasquale Stigliani e Francesco Buccolo

Fragole e uranio
Scanzano Jonico: storia di una rivolta
con
prefazione
di Beppe Grillo

edito dalla casa editrice Palomar
nella collana
diretta da Marco Brando
(Bari 2008, pp. 228, euro 18)

I due autori – protagonisti nel 2003 della protesta dei cittadini lucani contro il progetto governativo di realizzare una discarica di scorie nucleari nel territorio di Scanzano Jonico, in Basilicata - danno voce alla rabbia e alla paura di un intero popolo. In un viaggio che da Terzo Cavone, campo base della rivolta, giunge sino a Roma, Stigliani e Buccolo riscoprono solidarietà e comunanza d’interessi: quegli stessi valori che in passato hanno caratterizzato le lotte contadine lucane.

Fragole e Uranio si propone, tra l’altro, di suscitare un’occasione di riflessione, proprio mentre il tema della questione nucleare torna prepotentemente di attualità. Come afferma Beppe Grillo nella prefazione, “stanno aumentando le pressioni del mondo politico ed economico per un ritorno al nucleare”. Ricordare la protesta significa anche e soprattutto proporre il ricorso alle energie alternative come unica strada da percorrere per la salvaguardia dell’ambiente, della salute e dell’economia.

Il libro ospita i testi di E-SCORIAZIONI e LASS’M’STE – NO AL NUCLEARE, che rispettivamente portano le firme della Kricca Reggae e della Love Massive, due band lucane schierate in prima linea durante le giornate della protesta.
Link: http://www.fragoleeuranio.blogspot.com/; www.edizioni-palomar.it/schedaprodotti.asp?IDProdotto=444


Il Presidente
Nardiello Donato
Scanzano J.co, Terzo Cavone, Campo Base, 13 luglio 2008.

sabato 12 luglio 2008

Scanzano. La protesta

Il leader e il professore: fu la battaglia di tutti
È da pochi giorni in libreria il volume di Pasquale Stigliani e Francesco Buccolo, Fragole e uranio. Scanzano Jonico: storia di una rivolta (Palomar, Bari 2008, pp. 228, euro 18), con prefazione di Beppe Grillo, che ricostruisce, da parte di due suoi protagonisti, la protesta dei cittadini lucani contro il progetto governativo di realizzare una discarica di scorie nucleari nel territorio di Scanzano Jonico. Il libro compare nella collana «Altre Storie», diretta da Marco Brando, con volumi di inchiesta, come quelli sul Processo a Pasolini di Umberto Apice e su Il mondo di padre Pio, di Carlo Trabucco, e altri di analisi del Sud, come il libro di Alfonso Leonetti, Da Andria contadina a Torino operaia, e quello dello stesso Brando, Sud Est. Il lavoro di Stigliani e Buccolo unisce le due caratteristiche: inchiesta d’attualità e osservazione del Mezzogiorno. Perché, dal modo in cui le popolazioni lucane reagirono a quel progetto, tentato con il decreto 314 del 13 novembre 2003, è possibile ricavare un ritratto delle psicologie e delle risorse, spesso sconosciute, i cittadini talvolta considerati provinciali e di serie B. Responsabile del comitato «Scanziamo le Scorie – Terzo Cavone», Pasquale Stigliani dice: «Chi aveva scelto la Basilicata per i propri affari non aveva una grande considerazione dei talenti lucani. Forse erano convinti che tutti avremmo scelto la strada dell’emigrazione, dei riti e delle magie. Ma, purtroppo per loro, gli era andata male. Gli uomini, le donne e i bambini, e non solo di Scanzano Jonico, avevano voluto vivere e realizzarsi nel proprio luogo di origine e non erano disposti a scappare». La storia di questa vicenda assume, in tal modo, un significato generale: il territorio deve tornare ad essere responsabilmente gestito, protetto e amato da chi ha deciso di restarci a vivere. È la base della riscoperta del senso civico. In secondo luogo, quell’episodio e i quindici giorni di protesta che seguirono, culminati con una manifestazione con oltre centomila
partecipanti e con la revoca del decreto, ci danno un esempio efficace e rapido di protagonismo sociale,mobilitato non dalla politica ma dal coinvolgimento della gente in un problema concreto: «Il senso di imposizione - dice Francesco Buccolo, insegnante di Lettere e ricercatore - insito nel decreto 314, ha fatto sì che la gente scendesse in piazza, compatta e determinata, al di là di ogni colore politico o appartenenza sociale. Un movimento trasversale deciso a contrastare una scelta sbagliata nel metodo e nel contenuto». Va notato che anche i rappresentanti locali di Forza Italia, Udc e Alleanza nazionale, si opposero al decreto del governo di cui erano forza di maggioranza. E c’è un altro aspetto che merita di essere ricordato: dopo la vittoria e la gioia, i manifestanti ripulirono i luoghi e tutto tornò in ordine e in attività. «Questa è stata la protesta dei quindici giorni: una resistenza passiva ed educata contro l’imposizione governativa », conclude Stigliani.
Felice Blasi, dal Corriere del Mezzogiorno

martedì 8 luglio 2008

Parla del libro "Professione report"


FRAGOLE E URANIO
Scanzano Jonico: storia di una rivoltadi Pasquale Stigliani e Francesco Buccolo
prefazione di Beppe Grillo
Nei giorni in cui la questione nucleare torna prepotentemente d'attualità, un'occasione di imparare dal passato: un diario dei giorni di protesta del 2003 contro l'installazione di una discarica di scorie nucleari a Scanzano Jonico raccontato da due dei protagonisti della vicenda.
Questa testimonianza vuole essere anche un'occasione per interrogarsi su quel fenomeno che negli ultimi anni, da nord a sud, ha visto l'Italia animarsi di proteste di privati cittadini contro i treni ad alta velocità in Val di Susa, le discariche in Campania, gli inceneritori.
LINK:
http://www.edizioni-palomar.it/schedaprodotti.asp?IDProdotto=444

Da
http://professionereporter.splinder.com/